Questo saluto iniziale sarà brevissimo. Desidero invitarvi, semplicemente, alla lettura di questo Notiziario che contiene i “semi di speranza” che il Signore ha deposto nei nostri cuori in terra d’Albania...................

fra Gabriele, Commissario

 

 

 

Carissimi fratelli e sorelle, quando P. Sandro e P. Nazareno si sono recati in Albania, hanno avuto la stupenda idea di domandare a Flora un breve scritto, interpretando il suo desiderio di ringraziare tutti quelli che ha conosciuto in quest’ultimo tratto di vita. Allora Flora dettava e la sorella scriveva.

Qui sopra avete l’autografo in albanese e qui sotto la traduzione. Ringraziamo Hartina, dell’ordine secolare carmelitano di Ceprano, per avercela spedita rapidamente. 

 

Cari Amici! Anzi tutto voglio dirvi che voglio tanto bene a tutti voi dal primo giorno che vi ho conosciuto fin d’ora e continuerò a volervi bene fino all’ultimo momento della mia vita. Ogni giorno vedo le foto con voi e prego per voi. Vi ricordiamo continuamente, anche i miei famigliari vi ricordano e vi vogliono molto bene. Vi terremo nei nostri cuori e non vi dimenticheremo mai finché vivremo. Ogni giorno che passa, senza la vostra presenza sembra lungo un anno. Anche l’infermiera del mio villaggio, Mria, è molto felice e molto contenta del vostro ricordo. Il fatto stesso di conoscervi gli è fonte di gioia. Ringrazia ognuno di voi con tutto il cuore e vi vuole tanto bene. Anch’io vi ringrazio con tutto il cuore, e sono contenta della vostra esistenza. Ogni giorno apparite alla luce dei miei occhi tutti quanti. Dott.ssa Lucia insieme alla sua famiglia. P. Gabriele, P. Paolo, P. Angelo, P. Sandro, P. Nazareno, Don Antonio, Nadia, Fabiola, Marco...

 

 

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Notiziario nr. 7 del 2012 - Speciale Albania
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Le monache carmelitane a Nenshat


Noi, suore carmelitane siamo venute in Albania nel 2003.

Il vescovo del luogo Mons Dode Gjergji ha costruito il convento per noi vicino ad un piccolo villaggio, sulla collina dove risiedeva, (prima della dittatura del comunismo) la sede vescovile dell’antica diocesi di Sapa. Questo paese è luogo del martirio e della sofferenza (nell tempo del comunismo era un campo di concentramento), e di conseguenza è luogo di benedizione. Noi siamo venute in Albania, nella terra bagnata dal sangue dei testimoni della fede e del perdono, della fedeltá a Dio ed alla Chiesa, ai testimoni dell’amore per i quali l’amore è stato più forte della morte. Siamo venute dai tre Carmeli di Croazia, piene di entusiasmo convinte che ci ha chiamato Lui, nelle cui mani e cuore abbiamo messo tutta la nostra vita.

Considerato che avevamo saputo che la Chiesa in Albania ha un grande bisogno di sacerdoti e catechisti, per i sostenitori della compassione spirituale e materiale, ci siamo poste una sola domanda: accetteranno i sacerdoti, i religiosi e i fedeli il Carmelo, il nostro stile “di nascondimento” della nostra vita senza “le attivitá esterne”?

Per la nostra grande gioia lo abbiamo scoperto subito e abbiamo visto che 



non solo ci capiscono, ma che anche credono nella potenza della preghiera, che si fidano e che valorizzano la nostra vita.

I fedeli dell’Albania hanno custodito viva la fede anche durante le più grandi persecuzioni. La vita con Dio, la fede in Lui e l’accettazione della Sua volontá, è qualcosa che appartiene alla mentalitá degli albanesi. Crediamo che questo è frutto del sangue versato per Gesù. Anche noi sperimentiamo ogni giorno la benedizione, la pace e la protezione che ci circonda dall’inizio fino ad oggi... Crediamo che anche le nuove vocazioni sono frutto di questo amore.

La nostra piccola comunitá è composta da 9 sorelle di cui 3 albanesi dell’Albania, 1 albanese di Monte Negro, 1 albanese del Cossovo e 4 croate. Non potremmo ringraziare mai abbastanza il Signore, per la gioia e per l’amore che abbiamo vivendo insieme con Gesù come ha desiderato la nostra Santa Madre Teresa.

 

 

Adesso, dopo 10 anni possiamo dire che il Carmelo ha messo le radici nella terra dell’Albania, cercando di vivere in pienezza il carisma del Carmelo con “colori albanesi”.