Vis-à-vis - Intervista a suor Angela delle carmelitane scalze di Arezzo
21 NOVEMBRE GIORNATA DELLE CLAUSTRALI, PREGHIAMO
Purtroppo il decreto ministeriale per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19 ci costringe a far slittare di una settimana il proseguo del cammino di Preghiera. Saltando l'incontro del 7, il percorso terminerà il 7 aprile anziché il 31 marzo. Purtroppo dovremo anche rimandare la celebrazione del 250° della nascita al Cielo di S. Teresa Margherita Redi prevista per il prossimo sabato 7 marzo a data da destinarsi...
Le Monache Carmelitane Scalze di Arezzo
CAMMINO DI PREGHIERA 2020
IL RESPIRO DELL’UNIVERSO
bellissimO PERCORSO QUARESIMALE DI INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA
dal monastero DELLE nostre MONACHE CARMELITANE SCALZE di arezzo
CAMMINO DI PREGHIERA 2020
IL RESPIRO DELL’UNIVERSO
Percorso quaresimale di introduzione alla preghiera (sotto il video con la presentazione di TSD Tv Arezzo)
Con l’inizio della Quaresima, offriremo un nuovo Cammino di Preghiera.
Come di consueto, gli incontri si svolgeranno nella Cappella del nostro monastero nei 5 martedì di Quaresima, alle ore 21.15.
Sperimenteremo insieme le tappe fondamentali dell’orazione cercando, di volta in volta, di addentrarci sempre più profondamente e gioiosamente (perché di questo si tratta!) nell’avventura dello Spirito, per scoprirne il fascino e la bellezza e prepararci così a vivere più intensamente la Pasqua di Risurrezione. Sarà un cammino, una scoperta, una strada appena tracciata (ci faremo condurre dallo Spirito, più che da teorie predefinite) che si svelerà man mano durante il percorso, rivelandoci al tempo stesso la novità di Vita, la Via – Gesù – che ci conduce al Padre, e per ciò stesso anche la verità di noi.
Lettera a Mattarella e Conte. «Noi claustrali, sorelle d'Italia e dei migranti»
Da Avvenire.it, sabato 13 luglio 2019
Clarisse e carmelitane «preoccupate e in preghiera per il Paese e per chi non ha voce».
Carmelitane Scalze
Monastero "S. Teresa Margherita"
Via F. Redi, 17/d
52100 Arezzo
Un augurio speciale da tutte e da ciascuna, con grande abbraccio orante!
sr.myriam e C.tà
GLI AUGURI DI NATALE 2017 DAL MONASTERO DI AREZZO
Che il Signore che viene possa fare dei nostri cuori come altrettante piccole Betlemme, luoghi poveri e semplici, feriti dalla fragilità ed anche dal peccato, ma che - se aperti alla Sua Misericordia - divengono comunque luoghi luminosi e belli della Sua Manifestazione. Di Lui, che viene ancora, ed ogni volta ancora, a dirci che esiste un Padre, e che ne siamo figli.
A quanti l'hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio.
Sia questo, allora, il nostro Natale. Sempre di più.
E' il mio augurio, che vi dono con affetto e preghiera.
Santo Natale,
sr angela
GIOIA al monastero S. TERESA Margherita di Arezzo!
GLI AUGURI DI NATALE 2016 DAL MONASTERO DI AREZZO
GIOIA AL MONASTERO DI AREZZO!
14 Dicembre 2016
Oggi 14 Dicembre 2016, solennità di S. Giovanni della Croce, il Monastero di S. Teresa Margherita di Arezzo ha vissuto un momento di grande gioia con l’entrata in noviziato di suor Chiara Benedetta del Preziosissimo Sangue. A lei e a tutte le sorelle monache un augurio di sempre più grande fecondità spirituale.
Suor Chiara Benedetta ringrazia:
Carissimi fratelli:
vi ringrazio di cuore per tutte le preghiere e l’affettuosa vicinanza che, in qualsiasi modo, avete voluto esprimere per me.
Il giorno della vestizione è stato molto bello, ho sentito forte l’appartenenza alla nostra famiglia carmelitana, so che quel giorno tutte voi avete partecipato insieme a me all’incontro con il Signore, e insieme a me avete ringraziato e lodato il Signore.
Il mio nuovo nome è: Chiara Benedetta del preziosissimo Sangue.
Con la novena del Natale vi auguro che possiate trascorrere un santo Natale di pace. Continuiamo a camminare in comunione nella celebrazione del grande mistero dell’Incarnazione del Signore. Auguro a tutti voi che Gesù Bambino vi benedica.
Dal nostro Monastero
S. TERESA MARGHERITA di Arezzo
L'ex chitarrista di Vasco Rossi, Nando Bonini, verrà ad Arezzo in concerto nella nostra Parrocchia, e nel pomeriggio passerà anche da noi...
Dopo un anno di pausa, in questa Quaresima 2016 abbiamo voluto offrire nuovamente l'opportunità del Cammino di Preghiera a quanti - e a noi per prime - avessero voluto fare un percorso di preparazione alla Pasqua.
Pensato - com'è naturale, quest'anno! - sul tema della Misericordia, abbiamo percorso 5 passi, uno per ogni settimana di Quaresima, che ci hanno portato dalla contemplazione del Padre Misericordioso, a quella del Suo Volto rivelatoci nel Figlio, per poi meditare la misericordia ricevuta e quella da donare, e concludere, infine, con una riflessione sulla gioia della misericordia, che è la beatitudine dei misericordiosi.
Interpellate dalle provocazioni di Papa Francesco, abbiamo voluto offrire meditazioni semplici, radicate su testi evangelici, e pensate soprattutto per interrogarci sulla nostra fede e sul nostro stile di vita.
Sperando di farvi cosa gradita, le vogliamo condividere facendone dono anche a voi.
Un pensiero di riconoscenza va ai grandi maestri dello spirito, che, con le loro meditazioni bibliche, ci hanno aiutato ad approfondire il tema della Misericordia.
Tra essi ricordiamo:
dr. Carlo Miglietta
dr. Marco Chiolerio
fr. Enzo Bianchi
don Claudio Doglio
p. Ermes Ronchi
don Fabio Rosini
don Luigi Verdi
Non ci resta che augurarvi buon ascolto!
Con un grande abbraccio, e un sorriso le
vostre sorelle di Arezzo
Gli AUGURI per la S. PASQUA 2016 dalle Monache di AREZZO
IN CAMMINO con le nostre Monache Carmelitane
Scalze
SVEGLIARSI DA UN SOGNO
Viaggio in noi stessi: dall'io a Dio
Guidati dal Castello Interiore di S. Teresa d'Avila, itinerario della ricerca di noi stessi in Dio........
Nell’anteprima del Musical ALBERTUS & CARMEL, Claudia Koll e Felicia Bongiovanni si sono esibite con La tana del drago (Calabrese-Verdi) con grande successo e commozione da parte del pubblico …
Nei giorni scorsi, una troupe del TG2 è tornato ad occuparsi della straordinaria storia di queste due sorelle, sr. Mariagiulia Verdi e sr. Mariarosaria Calabrese.
Le due religiose dell’Ordine della Beata Vergine Maria dalle Monte Carmelo che dopo aver scritto e musicato un CD sulla storia dei carmelitani, tradotto anche in inglese e in distribuzione anche in America, conseguito il brevetto di maestre cioccolatiere con uno dei maggiori maestri italiani, Mirko Dalla Vecchia, il prossimo 14 giugno, debutteranno proprio ad Arezzo con il musical
Albertus & Carmel
Un’opera straordinaria della quale hanno scritto testi e musica e che si avvale della regia di Claudia Koll, la partecipazione straordinaria dalle soprano Felicia Bongiovanni così come dei ragazzi della Star Rose Academy diretta dalla Koll.
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ALBERTUS & CARMEL Il sogno e il dono
ALBERTUS & CARMEL The dream and the gift
ALBERTUS & CARMEL
I testi di questo CD sono stati scritti, composti e musicati da queste due 2 suore eremite Carmelitane, Mariagiulia Verdi e Mariarosaria Calabrese (diplomata al conservatorio con il maestro Bartolucci), che vivono ad Arezzo. Hanno creato un’Associazione di culto e religione senza fini di lucro, chiamata “Nel Segno del Carmelo”, il cui scopo è di promuovere e sostenere le iniziative la piccola realtà contemplativa e solidale (da loro fondata) nell’ambito dell’esperienza religiosa carmelitana. Questo cd, da cui hanno tratto anche il musical, fa parte di questo progetto.
Chi desiderasse acquistare il cd (i brani sono molto belli e potrebbe essere davvero un’ idea regalo) si rivolga direttamente a loro scrivendo per le ordinazioni al seguente indirizzo di posta elettronica:
e versando l’importo al conto corrente intestato alla loro Associazione:
“Nel Segno del Carmelo”,
CCP: 9773202 - IBAN IT90 F076 0114 1000 0000 9773202
Sarà il tema delle Beatitudini l'argomento al centro del nuovo cammino di preghiera promosso dalle Carmelitane Scalze di Arezzo. L'intervista a Suor Angela.
Servizio di Michele Francalanci.
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Nel 1929 fu celebrata la beatificazione di Teresa Margherita Redi, una carmelitana morta giovanissima in pieno secolo dei Lumi e quando sulla spiritualità europea era scesa da tempo l'ora del crepuscolo dei mistici. A secoli di distanza emergeva così, dal nascondimento che l'aveva accolta, una esperienza di Dio cui sembrano potersi adattare soltanto le metafore dell'incandescenza. Una giovane vita era arsa dietro la grata, senza scorie residue, per testimoniare la certezza - da cui era stata invasa esperienzialmente - che "Dio è amore ".
Questa discendente di Francesco Redi era stata bambina in una di quelle ville toscane che sorprendono per il segreto di armonia racchiuso in linee semplicissime e quasi austere. Parte di quel segreto era l'intonazione tra la villa degli Orti Redi e lo stile delle colline dell'Aretino, terra garbata e forte, dai profili dolci e tuttavia netti, dall'orizzonte ampio e tuttavia raccolto in curve, in piani ben scanditi, come a impedire lo spaesamento. L'architettura del Rinascimento non ha lasciato nei dintorni di Arezzo tracce più belle di questa dimora gentilizia che fu, in lontani estati settecentesche, teatro di una vita di famiglia patriarcale e custode del sorgere di una straordinaria vocazione.
Il pensiero di fondare un Carmelo nella villa
degli Orti Redi si presentò a diverse menti, dopo la beatificazione di Teresa Margherita.
I superiori carmelitani, il vescovo di Arezzo mons. Mignone, la priora del Carmelo di Firenze M. Teresa Margherita della S. Famiglia, si trovarono a condividere questo "sogno": esso aveva il senso di un ritorno alle origini, per un impegno di fedeltà alla grazia che aveva improntato in modo particolare la vocazione carmelitana di S. Teresa Margherita. Mons. Mignone, scrivendo alla priora di Firenze, vedeva scorrere una linea unica -come fossero due pagine della stessa storia - fra il germinare della santità di Teresa Margherita Redi e l'aprirsi corale della lode a Dio, da parte di una comunità carmelitana, nella continuità simbolica di un luogo e di una dimora. La madre Teresa Margherita portava nel cuore il desiderio di una comunità per la quale l'esperienza di Dio-Amore - "Deus caritas est" - divenisse tratto caratterizzante, fino a un eroismo velato nel quotidiano, la convivenza fraterna. L'augurio del P. Gabriele di S. Maria Maddalena, che sarebbe stato in seguito uno dei primi formatori e direttori spirituali della nuova comunità, si rifaceva a quelle immagini ignee che si offrono come spontanea analogia alla vicenda della santa. La nuova casa sarebbe stata "fuoco". Un fuoco nuovo si doveva accendere dove l'antico era divampato.
Nel 1929 fu celebrata la beatificazione di Teresa Margherita Redi, una carmelitana morta giovanissima in pieno secolo dei Lumi e quando sulla spiritualità europea era scesa da tempo l'ora del crepuscolo dei mistici. A secoli di distanza emergeva così, dal nascondimento che l'aveva accolta, una esperienza di Dio cui sembrano potersi adattare soltanto le metafore dell'incandescenza. Una giovane vita era arsa dietro la grata, senza scorie residue, per testimoniare la certezza - da cui era stata invasa esperienzialmente - che "Dio è amore ".
Questa discendente di Francesco Redi era stata bambina in una di quelle ville toscane che sorprendono per il segreto
di armonia racchiuso in linee semplicissime e quasi austere. Parte di quel segreto era l'intonazione tra la villa degli Orti Redi e lo stile delle colline dell'Aretino, terra garbata e forte, dai
profili dolci e tuttavia netti, dall'orizzonte ampio e tuttavia raccolto in curve, in piani ben scanditi, come a impedire lo spaesamento. L'architettura del Rinascimento non ha lasciato nei dintorni di Arezzo tracce più belle di questa dimora
gentilizia che fu, in lontani estati settecentesche, teatro di una vita di famiglia patriarcale e custode del sorgere di una straordinaria vocazione.
Il pensiero di fondare un Carmelo nella villa degli Orti Redi si presentò a diverse menti, dopo la beatificazione di Teresa Margherita.
Cinquantanni di storia carmelitana non possono essere raccontati: sono "nascosti con Cristo in Dio ", come furono gli anni terreni della giovane santa di Arezzo. Si può narrare la storia del Carmelo di mattoni e di pietra, della gentile villa Redi presso la quale è sorta col tempo una cappella, col suo coro monastico, e che ospita oggi all'ultimo piano della torre i locali di un noviziato arioso, aperti alla veduta del giardino sottostante. Si può narrare l'opera di coloro che posero mano al consolidarsi dell'edificio interiore, prima di tutti il padre Gabriele di S. Maria Maddalena, padre e maestro spirituale dall'impronta indelebile, lui cha ha scrutato a fondo come forse nessun altro lo spirito di S. Teresa Margherita.